Accade nel corso della vita che si facciano incontri e si acquisiscano esperienze che ampliano i nostri orizzonti: è così che agli inizi degli anni ‘90 abbiamo avvicinato il mondo del vino prodotto per suscitare emozioni. All’inizio era curiosità, poi sete di conoscenza, poi è scattata la passione. Da professionisti di un settore diverso da quello vitivinicolo, abbiamo cercato di applicare un metodo per cercare di diventare piccoli produttori con l’ambizione di ottenere risultati qualitativamente eccellenti.
Cercavamo una traccia, una memoria inconfutabile e l’abbiamo trovata nella presenza di un Palmento in pietra presente in una piccola ma significativa selva di una proprietà di pochi ettari a Ripatransone. Abbiamo acquistato questa proprietà con l’intento di impiantare i vitigni della DOC Offida e con l’aiuto di quanti condividono con competenza e passione l’arte antica e moderna del vignaiolo contemporaneo cerchiamo di migliorarci giorno per giorno.
La tenuta è composta da terreni agricoli ed in parte da area boschiva. La Cantina è stata realizzata in un solo corpo dopo aver demolito la preesistente unità che risaliva al XIX secolo con le medesime funzioni, oggi riattribuite dopo l’abbandono per mancanza di ricambio generazionale e di fuga dalle campagne avvenuto nel corso degli anni 60 del novecento.
Le vigne, si sa, dal punto visivo ornano il paesaggio pettinandolo come poche altre colture. La posizione della Proprietà di San Michele a Ripa è un anfiteatro naturale che guarda all’orizzonte sconfinato del prospiciente Mare Adriatico.
La nostra Tenuta è ubicata in un’altura sottostante Ripatransone nel contesto delle 3 contrade: San Michele, Castellano, Brancuna e dista soltanto 7 km da Cupramarittima. Che la Vite sia da sempre presente su queste colline è un fatto certo che risale all’epoca dell’antico popolo dei Piceni che s’insediò praticamente nell’attuale Regione Marche nel corso del 1° millennio a.C. Soltanto nel 3° secolo a.C. i Piceni furono indotti a sottoscrivere accordi con l’Impero Romano, come confermano documenti e reperti di quel periodo, ed in particolare proprio dalla Colonia Romana di Ager Cuprensis, nota con il nome di “Regio V Piceno”, al centro di un’intensa attività di rifornimento delle specialità agricole della zona, grazie al vicino porto e molto apprezzate a Roma.
Coordinate GPS: 43° 1' 11.0028'' N 13° 46' 42.5892'' E (43,01972 – 13,778497)
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